La strategia regionale, tesa a sviluppare un sistema turistico territoriale capace di coniugare le peculiarità del territorio e strutturare le risorse locali con tutti i valori naturalistici e storicoculturali presenti, ha come punto di partenza lo studio di fattibilità affidato all’APT al fine di articolare un progetto di rilancio turistico dell’intera Val d’Agri. L’idea iniziale mira alla realizzazione di un macro attrattore (parco tematico) su cui imperniare tutti gli interventi di valorizzazione, a fini turistici, realizzati nelle realtà del comprensorio. La proposta progettuale è stata approvata dalla Regione Basilicata con la D.G.R. n. 914/08 nella quale si stimavano risorse pari a 30 milioni di euro per la realizzazione di più interventi ed ipotizzata la creazione di uno strumento di gestione e controllo al fine di individuare ed armonizzare tutte le proposte da realizzare sul territorio interessato. Il C.C.M. del P.O. “Val d’Agri”, nella seduta del 6 luglio 2009, individuava gli interventi cardine da realizzare:

  • Parco tematico per la realizzazione di percorsi turistico-tematici, di allestimenti scenici e ad alta tecnologia e di aree e strutture di divulgazione culturale e scientifica.
  • Grumentum dal III sec.a.C al VI sec.d.C - Storia di una colonia romana per la valorizzazione dell’importante sito archeologico attraverso i più avanzati modelli di comunicazione e di fruizione e con percorsi di visita diurni e notturni basati su azioni di animazione spettacolare.
  • Da Grumentum a Grumento con l’allestimento nel Castello di una sala con tecnologie visive avanzate per la fruizione di filmati e offrendo una panoramica di avvenimenti storici e leggendari dell’antica Grumentum con effetti comunicativi di grande suggestione.
  • Museo Multisensoriale con l’allestimento, all’interno del complesso monastico di Santa Maria di Orsoleo di Sant’Arcangelo, di un museo scenografico di nuova generazione dove i visitatori potranno vivere l’esperienza di un’immersione multisensoriale nella storia culturale ed umana dei monaci Bizantini.

La Regione Basilicata, con D.G.R. n. 2132/2009 ha approvato il “Progetto integrato di valorizzazione turistico-culturale ed ambientale della Val d’Agri” predisposto dall’APT in collaborazione con la Struttura di Progetto Val d’Agri. In data 22 febbraio 2010, presso il Museo di Grumento Nova, sottoscriveva, con i partner interessati, una convenzione per il controllo e la gestione degli interventi progettuali. In particolare, l’intervento denominato “Grumentum dal III sec. a.C. al VI sec. d.C. – Storia di una colonia romana” il cui costo stimato è di 1,8 Meuro il cui soggetto attuatore è il Mi.B.A.C. è stato suddiviso in 2 Capi:

  • Capo “A” denominato: “Restauro e valorizzazione del complesso termale”;
  • Capo “B” denominato: “Interventi di valorizzazione del Parco Archeologico e del Museo di Grumento Nova da attuare attraverso modelli di comunicazione e fruizione”.

L’intervento “Da Grumentum a Grumentum” il cui costo stimato è di € 375.000,00 veniva affidato al Comune di Grumento Nova. La realizzazione del “Museo Multisensoriale” il cui costo stimato è di 1,8 Meuro veniva affidato al Comune di Sant’Arcangelo. 

 

  

 

 

Il Comitato di Coordinamento e Monitoraggio del P.O., nel corso della seduta del 2 aprile 2012, ha esaminato e approvato il documento denominato “Individuazione e pianificazione strategica di interventi finalizzati alla promozione territoriale ed alla valorizzazione turistica della Val d’Agri” elaborato dalla Struttura di Progetto Val d’Agri. La strategia messa in campo dalla regione è stata quella di concorrere alla realizzazione di micro-attrattori capaci di fungere da “polarità turistiche” per la strutturazione di un sistema integrato dell’offerta turistica del territorio.                               

Gli interventi progettuali in esso contenuti, valutati preventivamente dalla cabina di regia che ne ha verificato la compatibilità e la complementarietà con il progetto faro, sono anch’essi orientati alla strutturazione e alla creazione di un sistema turistico-territoriale incentrato sulle peculiarità morfologiche, naturali ed ambientali. Alla luce delle scelte operate dal C.C.M., la Regione Basilicata, con D.G.R. n. 483 del 24 aprile 2012, ha approvato gli altri interventi progettuali proposti concedendo un finanziamento complessivo pari ad € 3.600.000,00. La scelta, coerente con le linee guida progettuali elaborate dall’APT, rafforza la visione di trasformare un “insieme di generico di risorse” in una destinazione di “prodotto turistico”.

 

Realizzazione di un attrattore turisticoPonte alla Luna

L'intervento proposto, in particolare, prevedeva inizialmente la realizzazione di una passerella d'assi a campata unica di 370 m che, attraversando il suggestivo Fosso Arenazzo ad un'altezza di oltre 100 m, si inserisse in un contesto ambientale e percettivo di rara bellezza e, quindi, rappresentasse certamente un attrattore in grado di intercettare un consistente flusso turistico. In sintesi, l'obiettivo del progetto è quello di integrare l'offerta turistica tradizionale, costituita dalla bellezza della natura, dalla gastronomia mediterranea, dalla cultura e dalle tradizioni religiose secolari con elementi d'interesse specifici che possono fungere da forza attrattiva verso il territorio. Lo scopo è quello di: - valorizzare un'ampia area posta sulle pendici del fosso Arenazzo attraverso un collegamento che unisca i ruderi del Castello alla sponda opposta; - realizzare un "ponte" fisico ed ideale che colleghi due sponde dello stesso vallone e che possa essere attraversato da tutti coloro, sportivi inclusi, che avranno voglia di vivere un’esperienza emozionante; - utilizzare al meglio le risorse storiche, culturali, paesaggistiche ed ambientali al fine di incrementare l'offerta turistica, creando un unicum capace di relazionare sinergicamente le notevoli valenze esistenti nell'area. Con determina dirigenziale n. 2348 del 12.11.2013 la Struttura di Progetto “Val d’Agri” ha preso atto del successivo progetto presentato dall’Amministrazione Comunale di Sasso Castalda impegnando la somma di € 1.200.000,00 per la realizzazione dell’opera. L’opera è stata ultimata nel mese di luglio del 2017 e l’attrattore è stato denominato “Ponte alla Luna” in onore del famoso cittadino Ignazio Petrone che lavorando nel team di progetto alla Nato aveva partecipato alla prima missione per lo sbarco dell’uomo sulla Luna. In seguito è stato autorizzato e realizzato un intervento di completamento finalizzato alla realizzazione di un ulteriore piccolo ponte sospeso con una spesa finale pari a circa 1,2 milioni di euro.

 

   

 

 

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Un ponte tra i due parchi nel Comune degli sport estremi

Il territorio del Comune di Castelsaraceno che è incluso nel Parco Nazionale del Pollino e nel Parco Nazionale dell'Appennino Lucano, attraverso la proposta progettuale intende realizzare un collegamento non solo fisico e spaziale ma anche metaforico del “territorio dei due Parchi” puntando a consolidare il ruolo del Comune, da area periferica e marginale, quale luogo di cerniera tra territori ad altissimo pregio ambientale. L'intervento si sostanzia nella costruzione di un ponte tibetano, corollario di un più ampio parco tematico, con attività, percorsi e attrezzature anche sportive a “forte esposizione aerea” con la finalità di promuovere le pratiche ludico-sportive e sensibilizzare alla visita ed alla conoscenza delle aree naturali e tutelate del territorio. Il luogo di partenza dell’impianto è un punto simbolico nel layout urbano. Sulla cresta sommitale più antica del paese sorgono i ruderi della Torre Saracena da cui, ovviamente, il toponimo dell’intero Comune. Tale area si affaccia sulla valle del Torrente Racanello con bel punto panoramico. Il progetto prevede di realizzare una struttura leggera in acciaio e legno da cui poter regolamentare il flusso di accesso al ponte, ospitare gli spazi per gli addetti di controllo, distribuire l’attrezzatura ed ospitare la biglietteria. L'impianto e tutto il parco di intervento, risulta accessibile da strada provinciale e da piazzale a tergo dell'edificato cittadino. Data la natura della proposta sportiva ed il luogo protetto in cui è ospitata, ogni spostamento degli utenti è prevista a piedi. Solo per gli addetti del punto di relax e servizio si può prevedere, in orari stabiliti un accesso veicolare di servizio. In particolare la proposta progettuale prevede la realizzazione di: - Ponte tibetano in cavi - Parete attrezzata per il Free-Climbing - Via Ferrata “della caverna” - Ferrata “verticale” 100 m di dislivello per l’ebrezza del verticale - Percorso d'acqua - Percorso della “memoria” - Percorso di rientro in quota - Area di ristoro e relax. Tale iniziativa è finalizzata, altresì, ad accrescere le opportunità di sviluppo territoriale e a potenziare l'attrattività del territorio a fini turistici. Con determina dirigenziale n. 2316 del 12.11.2013 la Struttura di Progetto “Val d’Agri” ha preso atto del progetto integrato presentato dall’Amministrazione Comunale di Castelsaraceno impegnando la somma di € 1.500.000,00 per la realizzazione dell’opera. Allo stato l’opera è stata ultimata con i portali delle stazioni di arrivo e partenze. Il ponte è stato inaugurato a Luglio 2021.

 

 

     

 

 

 

 

 

Valorizzazione e recupero dell’area naturalistica dei Calanchi

Lo scopo prioritario del progetto è quello di rivalutare una vasta superficie interessata da rilevanti testimonianze storiche e culturali valorizzando un’area ambientale costituita da unità architettoniche di antica origine (edifici a due piani in argilla e paglia), inserite sugli alti crinali dell'altipiano calanchivo. In sostanza i "percorsi dei calanchi" permetteranno di raggiungere materialmente le valli di argilla per poterle ammirare in tutta la loro suggestiva unicità, rafforzando il ruolo che Aliano riveste all’interno dei circuiti nazionali “I Parchi Letterari” che si propongono di organizzare e divulgare le straordinarie peculiarità del paesaggio esaltandone le valenze letterarie, etnografiche, storiche, socio-antropologiche, gastronomiche ed archeologiche. Gli interventi ipotizzati nel progetto vanno dalla difesa del suolo (conservazione del patrimonio naturale) allo sviluppo di attività di allevamento (quale indotto al sistema agroturistico), alla creazione di itinerari floro-faunistici e ambientali. L’area interessata ricade, per quanto riguarda l’aspetto geologico-strutturale, nel settore nord-orientale del bacino di Sant’Arcangelo, a ridosso delle coltri appenniniche L’intervento più appropriato, al di là della necessaria attività di controllo e protezione paesaggistica, sarà quello di consentire fondamentalmente una facile accessibilità all’area di progetto. E’ infatti grazie alla accessibilità che sarà possibile sviluppare tutte le funzioni, del turismo e dell’ambiente. Il progetto prevede il suo sviluppo nell’ambito di quattro poli funzionali distinti ma fra loro complementari, all’interno dei quali dovranno svilupparsi sinergie di attività e di idee che costituiranno il primo punto di partenza per nuove iniziative estendibili all’intero territorio. Per coloro che desiderano effettuare il percorso a cavallo, l’itinerario di visita avrà inizio presso il Polo A (i Cavalli) dove verranno consegnati i cavalli. A cavallo si raggiungerà il Polo B (la Sala Espositiva). Coloro che vorranno seguire l’itinerario a piedi, in bicicletta o con altri mezzi sceglieranno il punto di partenza presso il Polo B e, dopo un tratto di strada provinciale raggiungeranno il bivio dal quale ha inizio l’itinerario del Polo C (il Percorso Natura da creare). Tutti coloro che vorranno estendere le visite all’interno delle valli dei calanchi ed utilizzare il percorso esistente su strada asfaltata adatto dunque anche ai visitatori più anziani ed a tutte le persone diversamente abili, potranno scegliere il Polo D (il percorso natura da valorizzare) che partendo dal Bosco del Pantano, raggiunge Alianello Nuovo dopo un ampio itinerario all’interno delle valli di argilla. Con determina dirigenziale n. 2338 del 12.11.2013 la Struttura di Progetto “Val d’Agri” ha preso atto del progetto presentato dall’Amministrazione comunale di Aliano impegnando la somma di € 900.000,00 per la realizzazione dell’opera. I lavori sono in avanzata fase realizzativa.

 

  

 

Parco Storico e Ambientale della Grancia

Nelle sedute del Comitato di Coordinamento e Monitoraggio del 14.12.2009 e del 29.12.2009 sono state prese in esame una serie di indicazioni operative, proposte da vari soggetti attuatori, coerenti con le Misure previste dal POV. Le risultanze dei lavori del C.C.M. sono state tradotte nella D.G.R. n. 71/2010 con la quale è stato approvato il “Programma condiviso di interventi a carattere di completamento della prima fase di attuazione del Programma Operativo Val d’Agri”, al cui interno è inserito l’intervento del “Parco Storico e Ambientale di Basilicata - intervento straordinario per il rilancio del Parco della Grancia”, finanziato con un importo pari a 300 mila euro e la cui spesa è stata finanziata a valere sulla tematica C.2 “Cultura”.

Nel Comitato di Coordinamento e Monitoraggio del 24.05.2011 è stata condivisa una ulteriore proposta progettuale, elaborata dal Comune di Brindisi Montagna, relativa al Parco della Grancia che rientra a pieno titolo fra la rete dei grandi attrattori che la Regione Basilicata ha inteso potenziare e/o costruire.

Con successiva D.G.R. n. 1055 del 20.07.2011 la Regione Basilicata ha approvato un finanziamento di € 1.500.000,00 quale risorsa economica necessaria all’attuazione del percorso di sviluppo e rilancio del Parco della Grancia nel contesto della rete di risorse culturali e turistiche del parco storico, rurale ed ambientale della Regione Basilicata. La Struttura di Progetto “Val d’Agri” con Determinazione Dirigenziale, n. 913 del 04.06.12, confermava l’approvazione della scheda progetto “Piano di Sviluppo e rilancio del Parco Storico-Rurale-Ambientale di Basilicata (Parco della Grancia)” con l’assunzione di impegno della somma di € 100.000,00 da destinare al Comune di Brindisi Montagna quale contributo integrativo per le finalità indicate nel menzionato atto ed a completamento dell’intervento previsto con D.G.R. n. 1055/11. Quindi, il contributo destinato al rilancio del “Parco della Grancia” ammonta a complessivi € 1.900.000,00.

 

   

 

Il volo dell’angelo

Il volo dell’angelo è un attrattore turistico che consente di effettuare un volo nello spazio che divide i due paesi Pietrapertosa e Castelmezzano. Si vola per gravità agganciati in tutta sicurezza al cavo d’acciaio che collega le vette delle Dolomiti Lucane. E’ un attrattore di nuova concezione che permette una fruizione innovativa del patrimonio ambientale rispondendo ad una nuova esigenza e ad un nuovo modo di intendere il tempo libero e lo svago, teso sempre più a vivere esperienze nuove e a cercare nuove emozioni. Un’avventura a contatto con la natura e con un paesaggio unico, alla scoperta della vera anima del territorio. Legati con tutta sicurezza da un’apposita imbracatura e agganciati ad un cavo d’acciaio si può provare per qualche minuto l’ebrezza del volo, una fantastica avventura, unica in Italia ma anche nel mondo per la bellezza del paesaggio e per l’altezza massimo di sorvolo. Si vola su due linee differenti il cui dislivello è di 118 m e 130 m.

La prima linea si chiama San Martino e parte da Pietrapertosa a quota 1.020 m, arriva a Castelmezzano a quota 859 m dopo aver percorso 1.415 m raggiungendo una velocità massimo di 110 km/h.

La seconda linea si chiama Peschiere e parte da Castelmezzano a quota di partenza 1019 m per arrivare a Pietrapertosa a quota 888 m toccando i 120 km/h su una distanza di 1.452 m.

 

   

 

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